A Villatora di Saonara, nel Padovano, nell’elegante quartiere in via Zago al civico 31/A si trova l’home restaurant Vecio Brenta. Qui incontriamo  la chef Raffaella Volpato, dedita alla passione della cucina. Una passione talmente forte che ha aperto la sua casa ai clienti “ospiti” istituzionalizzandola al pian terreno in “home restaurant”, ossia nel ristorante casalingo dove lei apre le porte per accogliere ospiti paganti e offrire loro le specialità culinarie. La passione di Raffaella Volpato l’ha portata nel podio delle migliori cuoche del veneto 2024 con l’appellativo di Lady Chef.

Raffaella Volpato, come mai ha aperto l’home restaurant?

Era un mio desiderio vista la  passione per la cucina: aprire le porte di casa mia, realizzare un tipo di esperienza culinaria in un’atmosfera intima e familiare, consentendo agli ospiti di gustare dei cibi deliziosi in un ambiente accogliente e informale. Gli home restaurant sono spesso apprezzati (soprattutto dagli stranieri) per la loro autenticità e l’attenzione ai dettagli, offrendo piatti cucinati con passione e amore.

Da dove è nata l’ispirazione di aprire un home restaurant?

Guardando una foto!  Tutto è nato nel momento in cui mi sono trovata a vedere una mostra di vecchie foto organizzata a Villa Valmarana nel comune di Noventa Padovana (laddove si celebra la famosa Festa del Folpo). Nella vecchia foto conobbi l’osteria che aveva la mia bisnonna. Quell’osteria (ora non c’è più) si chiamava Vecio Brenta, nome che ho ripreso nel mio home-restaurant. Alla vista di quella vecchia foto rimasi folgorata! Mi ricordavo di una mia zia che mi aveva dato una scatola di latta, consegnatale dalla mia bisnonna,  con all’interno le ricette. Da lì è nata l’idea di aprire un ristorante casalingo.

Raffaella Volpato, ma prima che lavoro faceva?

Lavoravo nell’amministrazione dell’azienda di famiglia come ragioniera. Ma da sempre avevo la passione di realizzare qualcosa “oltre”, qualcosa che mi appassionasse in modo indelebile. Fu cosi che, dopo la “folgorazione” della foto, iniziai a frequentare la scuola di cucina perfezionandomi sempre di più nelle tecniche e nel visual-food. Ho frequentato corsi alla Dieffe di Noventa Padovana,  e aderisco alla FIC , Federazione Italiana dei Cuochi. Ho sposato quindi la disciplina dell’home restaurant, ho trasformato e adattato la mia cucina con frigoriferi, abbattitore, piani in acciaio, forno… Mi permetta di dire che se qualcuno vuole farmi un regalo, non chiedo orecchini, orologi e altro, ma pentole o strumenti per la cucina: sono i regali che accolgo con grandissima soddisfazione.

E in famiglia come hanno preso la sua decisione?

Mio marito Damiano Stefan l’ha condivisa in pieno e ha appoggiato la mia idea di accogliere clienti-ospiti.  E’ lui che mi da’ anche una mano a scegliere il vino, è un appassionato!  Ho due figli: Elena, 26 anni, fa l’osteopata, e Manuele, 20 anni, frequenta l’istituto agrario. Naturalmente la cucina è il mio “fortino”, mio marito comprende e all’occorrenza si ritira nelle sue stanze al primo piano. L’esperienza culinaria l’ho acquisita anche da mia mamma Albarosa, lei è originaria di Montichiari in provincia di Brescia, e da mio papà Giannino mancato qualche anno fa.

Raffaella Volpato, i suoi fornitori chi sono?

Ho dei fornitori di assoluta fiducia che mi forniscono i prodotti di alta qualità. Faccio menu a base di carne, pesce o vegetariano. Il pesce  vado a comprarlo  direttamente al mercato di Chioggia. Per alcuni prodotti della terra ho il mio orto: lo tengo sempre in perfetto ordine e lo curo molto. L’orto è come il parrucchiere per la donna: deve essere sempre ben in ordine!

Per i lettori di www.enordest.it  Lady Chef Raffaella  propone il filetto di branzino in sfoglia di patate, olive e pomodorini confit al profumo di timo: una delle sue tante gustose ricette.

Filetto di branzino in sfoglia di patate, olive e pomodorini confit al profumo di timo

Ingredienti (per 4 persone). 4 Filetti di branzino di mare, 3 Patate medie, 20 Pomodorini dolci, 20 Olive Taggiasche, 2 Spicchi di aglio, 3/4 Rametti di timo (solo le foglie), qb Prezzemolo, qb  Sale, qb Pepe, qb  Olio evo .

Preparazione. Laviamo e peliamo le patate medie, tagliamole con mandolina sottili (5 mm) e mettiamo  a bagno per togliere l’amido. Appena pronte, quando l’acqua risulta limpida e trasparente, asciugamole  e mettiamole da parte su un canovaccio.  Laviamo e tagliamo a metà i pomodorini, tagliare a lamelle l’aglio, tritiamo il prezzemolo e sfiliamo le foglie di timo dal ramo e mettiamole da parte.

Disponiamo di seguito   sulla teglia carta da forno i filetti crudi puliti,   una o due lamelle di aglio per ciascun pezzo di pesce,  una sbriciolata di prezzemolo, le foglie di timo, le olive  Taggiasche e i pomodorini tagliati a meta.  Condiamo il tutto  con olio evo,  sale,  pepe. Copriamo con la pellicola e lasciamo marinare almeno un’ora in frigorifero.

A forno caldo inseriamo la teglia cottura a 220° per 25/30 minuti e controlliamo il pesce: quando la polpa è bianca è pronto. lasciamo ancora qualche minuto in forno.

 Serviamo  i filetti con sopra le sfoglie delle patate, pomodorini confit e olive e un filo d’olio evo di buona qualità.

Per l’impiattamento, adagiamo il filetto con sfoglia di patate e qualche pomodoro confit, olive Taggiasche e un filo d’olio evo.

Il vino in abbinamento

Il marito Damiano, appassionato e ricercatore di buone cantine ,  consiglia per questa ricetta un vino bianco Traminer Aromatico IGT  della Cantina Bortolusso di Carlino in provincia di Udine. La sua aromaticità, freschezza e mineralità ben si confà a questa ricetta. Buon appetito!

enordest.it del 31/03/2024, di di Maurizio Drago